La patata bollente

Curioso, proprio mentre comincio a scrivere questo post, sul Blog di Beppe Grillo ne appare uno con lo stesso titolo, ma di opposte visioni. Già, perché credo che la patata bollente sia – per certi versi paradossalmente – nelle mani del fondatore del M5S.

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È qui la festa?

social party

(pubblicato per BatMagazine.it)

«Mi si nota di più se vengo, se vengo e me ne sto in disparte o se non vengo per niente?», chiedeva un annoiato Nanni Moretti nel film “Ecce Bombo”, preso dal dubbio se partecipare ad una festa a cui era stato invitato. Continua a leggere

Introduzione al web 2.0, questo (semi) sconosciuto

(pubblicato su BatMagazine.it)

C’è una rivoluzione in atto, che dura da più di un decennio e che porta il nome di Web 2.0. Non c’è media che ormai non faccia riferimento all’etichetta che sta a indicare la seconda versione della rete, quella collaborativa e senza piedistalli. Ma per comprenderne appieno la portata, è importante capire cos’era il Web prima di questa rivoluzione. Continua a leggere

G+, cronaca di un fallimento (da me) annunciato

Poche ore fa Il Post ha pubblicato un articolo intitolato: «Google+ è un fallimento? Otto mesi dopo il lancio, il social network di Google fa i conti con la crescita deludente delle iscrizioni e della partecipazione degli utenti.»

Nell’articolo si legge:

[…] a preoccupare non è tanto il numero dei nuovi iscritti, quanto l’uso effettivo che viene fatto del social network. Stando alle rilevazioni di comScore, una delle società più importanti nelle rilevazioni statistiche online, in milioni si iscrivono ogni mese a Google+, ma finiscono quasi tutti per usarlo pochissimo o non usarlo affatto. Continua a leggere

#vadaabordocazzo e la satira su Schettino

Su gradito invito del blog Samarcandria ho accettato di fornire la mia visione sul «tormentone tragicomico» sviluppatosi in seguito alla pubblicazione delle conversazioni tra il comandante Schettino e il capitano De Falco durante la tragedia del Costa Condordia all’Isola del Giglio: Continua a leggere

(5 euro all’) Ora Tour

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Francesco Pinna lavorava all’allestimento del palco del Palasport dove domani si sarebbe dovuta tenere la tappa triestina dell’Ora Tour di Jovanotti. Lo faceva per pagarsi gli studi, guadagnando, dicono nel giro, 5 euro l’ora. È morto a 20 anni, sotto i tubi d’acciaio della struttura crollata.

A Jovanotti rivolgo un appello: si faccia carico di evitare che queste cose, almeno nei suoi concerti, non succedano più.

E non mi riferisco agli incidenti, evidentemente.

Art. 1 – L’Italia è una Repubblica democratica e partecipata, fondata sulla conoscenza.

Si è aperto in questi giorni un grande dibattito sui limiti che le democrazie occidentali – ed in particolare quella italiana – stanno mostrando di fronte alla grande crisi economica che le ha investite. Massimo Gramellini ha scritto un articolo su La Stampa che ha fatto molto discutere in Rete, nel quale mette in discussione il diritto al voto per tutti partendo da questo ragionamento: Continua a leggere